Forum Rilascio dei Trigger Points

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Un mal di testa nel bacino: Una nuova interpretazione e una terapia per le sindromi del dolore pelvico cronico

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40 commenti:

  1. Anonimo23/5/16

    Orientamento figure trigger points interni
    Ma come si vedono le figure dei trigger points interni? Non ci capisco niente :-(
    Qualcuno mi può aiutare grazie

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    Risposte
    1. per quelle maschili, le figure sono vista dall'alto dalla sommità del capo.
      per quelle femminili neanche le ho viste. le ho saltate per ovvie ragioni!!

      Spero di esserti stato d'aiuto.
      Enzo

      NB con i miei consigli cerco di trasmettere la mia esperienza. Non sono indicazioni mediche. Non assumo responsabilità sulle conseguenze della messa in pratica.

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    2. Anonimo23/5/16

      Ok grazie ora mi sono chiare le figure. Grazie per la rapida risposta!

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    3. Anonimo24/5/16

      E per le donne è lo stesso?
      Lisa

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    4. Ho appena dato uno sguardo al capitolo "femminile" per poterti rispondere.
      Le figure mostrano l'apparato genitale femminile, come se lo vedessi dall'esterno a una donna sdraiata a letto supina, con le gambe divaricate.

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  2. Anonimo25/6/16

    disattivazione trigger points con gli Ultrasuoni
    Con intensità che oscilla da 0,5 watt/cm² - 1,5 watt/cm²
    Riduce l’irritabilità dei TP

    Avete mai sentito parlare di questa tecnica?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Potrebbe essere interessante. Ho fatto una ricerca e ho trovato solo alcuni dettagli:
      "Un altro aspetto importante dello studio è che non solo sono date indicazioni sulla modalità applicazione dell'ultrasuono (continua o pulsata) ma anche della potenza (1 W/cm) e della frequenza (3 Mhz).
      In passato si usavano potenze a 0,5 W/cm ma poi si è visto che erano troppo basse per avere un efficace penetrazione nei tessuti.

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  3. Anonimo29/8/16

    Quante volte a settimana bisogna praticare il rilascio dei trigger point?
    Nel libro non mi sembra che sia indicato oppure me lo sono perso??!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esperienza di una persona che ha fatto il trattamento full da Wise di 6 giorni nel 2011:
      "Il lavoro dovrebbe essere fatto 3 volte a settimana"

      Spero di esserti stato d'aiuto.
      Enzo

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  4. Anonimo31/8/16

    Ho sentito dire che alcuni trigger points possono essere pericolosi se non premuti correttamente
    Qualcuno ne sa niente?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In effetti esistono dei trigger points in prossimità di organi che potrebbero causare problemi se premuti eccessivamente ed è per questo che le prime volte consiglio di andare da un fisioterapista.
      Eccone alcuni TP con cui prestare attenzione (potrebbero non essere tutti):

      1. addominali
      Quando si esegue il rilascio dei trigger points addominali è molto importante non esercitare pressioni indebite contro l'aorta al centro dell'addome (nella sezione centrale, leggermente a sinistra rispetto all'addome)

      2. otturatore interno
      Attenzione ai trigger points dell’otturatore interno per via della vicinanza al nervo pudendo

      3. quadrato dei lombi
      Ho letto in un sito che bisogna prestare attenzione ai reni… anche se sembra si riferisse al rilascio dei trigger points con agopuntura (quindi non è nel nostro caso)

      Spero di esserti stato d'aiuto.
      Enzo

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    2. Altri punti con cui prestare attenzione (potrebbero non essere tutti):

      4.
      Quando si usa la bacchetta Therawand: non inserire oltre la prima curva della forma S

      5.
      Evitare le regioni 12 o 6 (lato prostata e lato coccige) a causa di strutture sensibili, come l'uretra e la prostata, a meno che non siano richieste dal medico

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  5. Anonimo5/9/16

    Non riesco a trovare nessun trigger point esterno
    Anche se non sono trigger point attivi dovrei sentire comunque dolore nelle parte dei muscoli indicati giusto?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, anche i trigger points latenti comportano dolore (di meno) se sono premuti.

      Occorre molta pratica per trovare i trigger points.
      Alcuni bisogna scavare, perché sono profondi.
      Altri bisogna premere forte, tipo PSOAS.

      Compra Il manuale della terapia dei Trigger Point di Clair Davies è la migliore guida all'auto-trattamento dei trigger points.

      Guarda anche qualche video su YouTube per rilasciare i trigger points. Cerca:
      self myofascial release (nome muscolo in Inglese)

      Alcuni trigger points devono essere cercati perché non si trovano nelle figure illustrate. L’unico modo per trovare i trigger points è palparli. Bisogna trovarli tutti.

      Per i primi tempi, rivolgiti a un fisioterapista esperto in trigger points.

      Spero di esserti stato d'aiuto.
      Enzo

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  6. Anonimo5/9/16

    I miei trigger point non si rilasciano.
    È già da un po’ che eseguo la tecnica di Wise ma sono sempre molto dolorosi al tatto. Qualcuno mi sa dire il perché?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 1. Il numero di trattamenti varia tra 5-40 sessioni.
      Ne hai fatti almeno 40???!!!
      2. Forse li premi troppo forte o troppo poco?

      altrimenti ti consiglio di usare la tecnica di Clair Davies cioè massaggiare mediante brevi e ripetute pressioni, anche più volte al giorno. Lavorare lentamente e in profondità.

      Spero di esserti stato d'aiuto.
      Enzo

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  7. Anonimo15/9/16

    Cerco un terapista per il rilascio dei trigger point
    come faccio a trovare un buon medico/fisioterapista specialista in trigger points?
    Si insomma che sia davvero pratico a rilasciare i trigger point dei muscoli relativi al dolore pelvico cronico?
    perché non tutti i fisioterapisti che trovo trattano il rilascio dei trigger point… specie quelli della nostra patologia che è poco trattata in Italia.

    grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cerca su Google:
      riabilitazione pavimento pelvico (nome tua città)

      Medici così potresti trovarli anche in alcuni reparti ospedalieri...
      Tipo in: ambulatori di Uroflussimetria/Urodinamica, Reparti di Proctologia, Ginecologia...

      Spero di esserti stato d'aiuto.
      Enzo

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  8. Istruzioni bacchette per il rilascio dei Trigger Points intrapelvici: Therawand, EZMagic, EZFit…
    Nel sito ufficiale del Therawand (www.therawand.com) è possibile trovare istruzioni e video in Inglese per la suddetta bacchetta, che poi sono praticamente le stesse anche per le altre: EZMagic, EZFit…

    Ti ricordo che i link per acquistarli e per non spendere troppo di spedizione, li trovi nella pagina Risorse Indispensabili.

    Di seguito troverai le istruzioni per il massaggio anale, ricavate dalla traduzione del sito ufficiale e anche dalla mia esperienza:
    - Prima del massaggio, praticare 5 minuti respirazione RSA e proseguire anche durante il massaggio
    - Applicare una generosa quantità di lubrificante sulla punta estrema della bacchetta (ti suggerisco di lubbrificare interamente la parte che penetra)
    - Assumere una comoda posizione semi-reclinata con le ginocchia piegate. Una posizione alternativa può essere in piedi con una gamba sollevata su uno sgabello. Io preferisco la posizione laterale appoggiato sul fianco sinistro
    - Inizia a massaggiare gli sfinteri anali
    - I movimenti devono essere molto delicati
    - Inserire lentamente e delicatamente
    - Non inserire oltre la prima curva della forma S (nel caso del Therawand)
    - Il Punto dove avviene la rotazione è il centro della prima curva (porlo in prossimità dell’apertura anale)
    - Se l'apertura fosse come un orologio, inizia a massaggiare per 5-7 minuti sulle regioni 1-a-5 e 7-a-1 1 (tessuti molli)
    - Evitare le regioni 12 o 6 a causa di strutture sensibili, come l'uretra e la prostata, a meno che non siano richieste dal medico
    - Il rilascio dei trigger points e l'allungamento possono essere raggiunti tenendo una pressione sostenuta sul muscolo doloroso del pavimento pelvico con l'estremità della bacchetta per circa 60 secondi
    - Si consiglia un uso quotidiano o come prescritto dal vostro medico
    - Pulire la bacchetta con acqua calda e sapone. Non lavare con alcool

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  9. Anonimo18/12/16

    Terapia a Onde d’Urto mista per contrastare i Trigger Points
    A Medicalive Magazine il dott. Bruno Corrado, Specialista in Ortopedia e Traumatologia e Professore Aggregato di Medicina Fisica e Riabilitativa presso Università "Federico II" di Napoli, spiega quali sono i benefici prodotti dalla terapia a Onde d'Urto sui pazienti affetti da sindrome dolorosa miofasciale (legata alla presenza di trigger points).

    Si tratta di una terapia a onde d’urto mista:
    - Focalizzate
    - Defocalizzate
    - Radiali

    Altre informazioni su:
    https://it.wikipedia.org/wiki/Terapia_con_onde_d'urto

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    Risposte
    1. Grazie per la segnalazione.
      E' un'ottima notizia!

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    2. Mi sono informato. Non è possibile fare terapie a onde d'urto sui trigger points intrapelvici con le apparecchiature attualmente in commercio.

      Però credo sia un'ottima soluzione per i trigger points esterni che sono più difficili da trovare rispetto a quelli intrapelvici.

      Elimina
  10. Anonimo7/6/17

    Segnalo due esami per la localizzazione precisa dei trigger points miofasciali:
    • L’Elastosonografia
    • La Risonanza Magnetica Elastografica (MRE)

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  11. Anonimo11/5/18

    Ciao ragazzi cia Enzo. volevo chiedere un'info sul trattamento dei trigger point. Io ne ho uno molto importante nella parte sx nel muscolo elevatore e otturatore. Si presenta internamente come un fascio cordiforme molto duro che di fatto fa male alla pressione. La mia fisioterapiste che era di fatto una delle Fisio di pesce me la sta trattando ma rimane li sembra non rilasciarsi. Tu come li sentivi i TP interni? In quante sedute li hai sciolti? Ti ringrazio per l aiuto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il numero di trattamenti varia tra 5-40 sessioni.
      Ne hai fatti almeno 40???!!!

      Potrebbero essere premuti troppo forte o troppo poco.

      io per alcuni TP usavo la tecnica di Clair Davies, cioè massaggiare mediante brevi e ripetute pressioni, anche più volte al giorno. Lavorando lentamente e in profondità.

      il rilascio dei TP non è stato l'unica cosa che ho fatto... (non so se hai letto Come sono GUARITO dal Dolore Pelvico Cronico.

      quando i sintomi sono spariti, è stata la prima cosa che ho smesso di fare: il rilascio dei TP.
      Questo perché anche dopo il rilascio dei TP, i muscoli potrebbero rimanere ancora per un po’ indolenziti (non ricordo dove l’ho letto… mi pare proprio nel libro di Wise).

      PS: Con un semplice click su “Condividi” (in alto a destra), contribuirai a diffondere queste informazioni che potrebbe guarire parecchie persone al mondo che soffrono questa patologia.

      Attenzione: Le informazioni contenute in queste pagine sono solo informative. In caso di problemi di salute bisogna sempre rivolgersi ai medici e vanno sempre fatte le cure mediche ufficiali. Ti invito a leggere le avvertenze.

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  12. Anonimo11/5/18

    Grazie Enzo. Con la Fisio ancora non ne ho fatti 40 ovviamente ma se ci sommo tutti i trattamenti che ho fatto da solo li ho superati di gran lunga. Ovviamente l'autotrattamento non è mai efficace almeno per me quanto il trattamento con il terapista poichè anche con l'ausilio di wand non riesco a raggiungere bene la parte interessata.
    Ti/vi volevo chiedere come li percepite questi tp come si presentano al tatto, come delle corde, comedei chicchi di riso??

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Al tatto non ne ho idea perché ho sempre usato la bacchetta. Me ne accorgevo perché quando toccavo un TP avvertivo dolore.
      Con la bacchetta credo che chiunque possa raggiungere tutti i TP intrapelvici

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  13. Anonimo12/5/18

    Ok grazie Enzo

    RispondiElimina
  14. Anonimo11/1/22

    ciao Enzo e complimenti per il tuo encomiabile lavoro. Certo esperto nel rilascio dei trigger point in Sicilia, zona pronvincia di Messina.. qualcuno sa aiutarmi? Altrimenti anche Roma, Napoli..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao.
      NEL MIO CASO, soffrendo di dolore pelvico, l’alternativa valida è stata un medico Proctologo; in genere è anche pelviperineologo ovvero studia e cura i problemi del pavimento pelvico.

      Di proctologi ce ne sono davvero tanti in tutta Italia. Non è neanche necessario andare da un privato. Medici così si trovano anche nei reparti ospedalieri: reparti di Proctologia, Ginecologia...

      Ovviamente, ammesso che anche tu abbia la stessa patologia che ho sofferto io.

      Elimina
  15. Michele8/2/22

    Ciao Enzo, e grazie per il tuo prezioso contributo. Quindi per alcuni trigger points hai adottato la pressione continua di durata variabile 15-90 secondi, mentre per altri il massaggio breve e ripetuto suggerito da Davies? C'è un criterio per la scelta di uno dei due metodi?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nessun criterio. Ho sempre alternato i metodi (ovviamente dopo sedute di fisioterapia con uno specialista).
      La mia idea era che se sbagliavo con un metodo, forse con l'altro poteva andare meglio.
      A mio parere con i trigger point tra teoria e pratica c'è un abisso. Ad esempio, è difficile capire se premuti troppo forte o troppo poco...
      Comunque il rilascio dei TP non è stata l'unica cosa che ho fatto... (non so se hai letto Come sono GUARITO dal Dolore Pelvico Cronico).
      Anzi, quando i sintomi sono spariti, è stata la prima cosa che ho smesso di fare: il rilascio dei TP.
      Questo perché anche dopo il rilascio dei TP, i muscoli potrebbero rimanere ancora per un po’ indolenziti (non ricordo dove l’ho letto… mi pare proprio nel libro di Wise).

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  16. Anonimo18/3/22

    Ciao. Nella tua esperienza per il rilascio dei triggwr point è stato meglio andare in profondita con la therawand(ovviamente fermandoti alla fine della prima curva) o ti fermavi prima,non introducendola fino in fondo per evitare di irritare troppo le parti?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. personalmente non badavo a questa cosa. cercavo solo di raggiungere i TP intrapelvici. ovviamente, come anche tu hai scritto, mi fermavo alla fine della prima curva quando già riuscivo abbondantemente a prendere tutti i TP interni (andare oltre è inutile e pericoloso).

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  17. Anonimo20/3/22

    Ti ringrazio. Vorrei approfittare della tua gentilezza ed esperienza per chiederti altre due cose: 1)quando toccavi i tp sentivi come punture di spilli? 2) subito dopo le prime volte ti capitava di sentire risvegliare tutta la sintomatologia?
    perchè a me sta capitando cosi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. nel mio caso rispondo si ad entrambe le domande.
      le primissime volte che il medico mi toccava i TP intrapelvici, sentivo dolore nell'intera area: glutei, bicipiti femorali, pavimento pelvico...
      poi man mano "guarivo" e di conseguenza andava meglio...
      Pare che sia normale che il rilascio dei TP "peggiori" inizialmente i sintomi. mi pare di averlo letto nel libro di Wise o in quello di Davies o su entrambi!!! e lo lessi anche in qualche forum. in bocca al lupo

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    2. Anonimo20/3/22

      grazie tante! ti confesso che tu, il libro di Wise e i libri che hai consigliato siete i miei unici riferimenti. Ho cercato disperatamente terapisti competenti nella mia regione - sicilia - ma ho trovato solo gente incompetente che mi stava provocando ancora più danni,cosi ho deciso di fare da solo con la therawand. il fatto è che non riesco a capire se tocco i punti giusti, puoi darmi qualunque suggerimento, riferimento? perchè io questa sensazione sui muscoli circostanti quando tocco i tp intrapelvici non la sento (nonostante sono pieno di tp dall'ileopsoas agli adduttori ai femorali etc.), ma solo sul colon. Cmq si lo diceva anche il libro di wise che ci poteva stare un peggioramento..ero preoccupato di non far danno.

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    3. Lieto di esserti stato di aiuto.
      Però prima di procedere autonomamente col rilascio dei TP è importante farsi seguire da uno specialista. Perchè è difficile localizzare tutti i TP e inoltre esistono dei trigger points in prossimità di organi che potrebbero causare problemi se premuti eccessivamente.
      Ti consiglio di andare da un proctologo. In genere è anche pelviperineologo ovvero studia e cura i problemi del pavimento pelvico. Non è necessario andare da un privato. Medici così li trovi nei reparti ospedalieri.

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  18. Come andare avanti dopo la lettura del libroMia moglie soffre dal più di 15 anni di trigger point nel pavimento pelvico. Fatte diverse operazioni nella zona (emorroidi, fistola, anoplastica) la situazione non è mai migliorata. Letto il libro "Un mal di testa nel bacino" (Wise-Anderson) ne esegue le istruzioni. In aggiunta esegue sedute di fisionterapia col metodo Stecco (manipolazione fasciale) direttamente dalla figlia dell'inventore del metodo. Il tutto con risultati alterni. Nel libro si parla anche di uno strumento, la bacchetta, che però non riesco a trovare in Italia, esattamente come descritta. Qualcuno sa dove poterla trovare o l'esistenza in Italia di un corso sul metodo Stenford (Wise-Anderson)? Grazie

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    Risposte
    1. La bacchetta che permette il rilascio dei trigger points intrapelvici si chiama TheraWand.

      Solo dopo che si è stati istruiti a dovere è possibile praticare il rilascio dei TP in modo autonomo.

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